Scegliere i vestiti giusti se hai la psoriasi: ecco i consigli per farlo
I vestiti sono la nostra “seconda pelle” e per questo è importante sceglierli bene, in particolare se si soffre di malattie della pelle, come la psoriasi. In questi casi la scelta del modello, del tipo di tessuto e del colore non ha solo motivazioni estetiche ma anche legate al benessere. Sono diversi i fattori correlati all’abbigliamento che possono innescare o aggravare le lesioni psoriasiche, come ad esempio:- lo sfregamento con i tessuti
- il surriscaldamento cutaneo
- il contatto con sostanze chimiche
- la sudorazione eccessiva
Si alle fibre naturali, ma attenzione alla lana
- Le fibre naturali sono, in generale, da preferire perché, essendo più traspiranti non si surriscaldano al sole, evitando, così, di causare una sudorazione eccessiva. Tra le fibre naturali, lino e cotone garantiscono un benessere generale, perché assorbono l’umidità e quindi disperdono meglio il sudore e limitano il surriscaldamento cutaneo.
- Anche la lana è un tessuto naturale, ma se soffri di psoriasi evita di indossarla direttamente sulla pelle, perché le fibre, ruvide, possono essere irritanti e aumentare i fastidi causati dal , peggiorando, quindi, le lesioni. In inverno, quando fa freddo e desideri una maggiore copertura, una buona soluzione è quella di vestirsi “a strati”, indossando un indumento di cotone (o di lino) a diretto contatto con la pelle.
Evita i tessuti sintetici… con un’eccezione
- Per garantire una buona traspirazione ed evitare l’accumulo di liquidi vicino alla , i tessuti sintetici (poliammide, poliestere, polipropilene, elastan, clorofibra), sebbene ormai molto usati nel confezionamento dei vestiti, sarebbero da evitare perché non sono permeabili.
- Non tutti i tessuti sintetici sono però uguali. Ne esistono in commercio alcuni più tecnici, ad esempio dedicati agli sportivi, che garantiscono una buona traspirazione. Inoltre, recentemente è stato creato un tessuto specifico per chi soffre di psoriasi che garantisce un basso attrito, una completa biocompatibilità e un’inerzia chimica1.
Scegli modelli comodi
- Oltre al tessuto, nel capo di abbigliamento sono importanti modello e taglia: vanno preferiti indumenti comodi, che non aderiscono alla pelle e che agevolano i movimenti evitando lo sfregamento dei tessuti sulla e rendono migliore la traspirazione. Ci saranno però occasioni in cui l’abito attillato sarà indispensabile: in questi casi, scegli il cotone o la viscosa.
Fai attenzione ai saponi e ai colori
- A volte l’irritazione che imputiamo agli abiti, sintetici e troppo aderenti, o alle cuciture, è invece dovuta al trattamento del tessuto stesso con prodotti chimici (ad esempio in fase di tinteggiatura) oppure al lavaggio con prodotti irritanti.
- Spesso i saponi non vengono risciacquati adeguatamente e si trasferiscono sulla pelle causando irritazioni. Per evitare questo problema, è buona norma utilizzare detersivi senza additivi o profumi ed evitare ammorbidenti, a meno che non abbiano queste stesse caratteristiche. In generale sono da preferire prodotti liquidi a quelli in polvere, perché si dissolvono meglio in acqua e non lasciano particelle chimiche insolute.
- Infine, i colori. La fase della colorazione prevede l’utilizzo di sostanze chimiche potenzialmente irritanti, che, a contatto con il calore del corpo, possono trasferirsi sulla pelle. Le zone maggiormente interessate sono quelle caratterizzate anche da maggiore attrito e sudorazione (ascelle, inguine, ecc): è quindi consigliabile scegliere indumenti chiari e dai toni naturali, e, in ogni caso, lavare gli indumenti nuovi prima di indossarli, soprattutto l’estate.